Il saggio di danza: quanto è importante?

Giugno è un mese agognato e sospirato perché sancisce la chiusura dell’anno accademico. Ma non è definitivamente estate se prima non si è andati in scena con il saggio: un momento di crescita ed orgoglio per tutti. Il saggio mette a confronto gli allievi ed è un evento che richiede un impegno notevole da parte di insegnanti e ballerini, ma anche di persone esterne come tecnici luci, audio, scenografi, direttori di palco, ecc… da prendere con la dovuta serietà.

Il saggio è un momento molto importante di crescita, in una sola serata si mostra tutto ciò che si è appreso durante l’anno, i progressi, i traguardi.

Le emozioni che avvolgono questo evento non sono descrivibili con le parole, solo coloro che hanno partecipato alla creazione di un saggio ne conoscono l’odore, il sapore e l’impegno che lo accompagna. Le prove a scuola e in teatro, coreografie ripetute decine di volte per essere perfette, le prove dei costumi, la prova luci, i camerini pieni di abiti colorati, persone emozionate e laboriose, il vociare delle bambine pronte alla loro esibizione.

Il saggio non è soltanto il prodotto finale di un anno accademico, è un momento di crescita e condivisione, è un incontro di sensazioni positive, che si porterà per sempre nei ricordi e nel cuore. Provate a chiedere a chi ha fatto danza anche per un solo anno: “Ricordi il tuo primo saggio?”

É per questo motivo che invitiamo tutti gli allievi a partecipare al saggio di fine anno. Quest’esperienza unirà tutta la scuola, darà la possibilità di poter scoprire altri stili di danza e permetterà a tutti gli allievi di avere uno scambio formativo. I più piccoli potranno ammirare cosa diventerà la danza in futuro, i grandi avranno il compito di offrire la propria esperienza e dare il buon esempio.

E volete sapete cosa rispondono al finire della serata i più piccoli? “Maestra, è stato bellissimo, lo rifacciamo ancora?”